lunedì 11 febbraio 2008

StabiloLunedì.

Domenica. Ci si alza più tardi, si ha più tempo per se stessi, si ristabilisce un contatto con la propria famiglia - ché nei feriali non c'è mai il tempo... -, c'è il calcio in TV, il vassoio con le paste, l'ozio pomeridiano e l'ansia del lunedì che sale proporzionalmente al calar della sera.
La domenica è rassicurante, perché si svolge più o meno allo stesso modo da quando ho memoria. La domenica è democratica, perché quanto sopra scritto vale, in ordine sparso, per quasi tutte le classi sociali.
La domenica, 'o ssaje, è 'na livella (scusa, principe Totò.).
Poi arriva il lunedì e il mondo riprende ad essere vario.
Il lunedì è una sorta di evidenziatore delle differenze, un 'permanent marker' che sottolinea la propria condizione rispetto a quella degli altri.
In particolare, la striscia giallo fluo in questo momento marca l'immagine di me, disoccupata a tempo indeterminato, in un mondo di gente che lavora.

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